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Jala Neti, la pulizia nasale.
Il naso è l’organo dell’olfatto ed una principale via di transito dell’aria che entra ed esce dai polmoni. La salute del canale nasale è molto importante, e sarebbe una grave mancaza non prendersene cura, soprattuto in questo periodo può essere importante per contrastare il contagio dal Covid-19.
Inoltre molte problematiche come: sinusiti, riniti, adenoidi, polipi, sono dovute all’accumulo di impurità e sostanze estranee nella regione nasale.
Il naso funziona come un vero e proprio filtro che ha il compito di depurare l’ aria respirata; grazie alle ciglia presenti nelle fosse nasali, che si muovono e battono dall’alto verso il basso per effettuare la pulizia del naso e dell’apparato respiratorio dalle secrezioni che normalmente si accumulano e che vengono prodotte naturalmente dal nostro corpo.
Quando c’è una problematicità, come ad esempio un raffreddore o un virus, questa capacità di movimento delle ciglia e di pulizia è sensibilmente rallentata ma il lavaggio nasale può contribuire a ripristinare il normale equilibrio idroelettrolitico, richiamando la presenza di acqua che rappresenta il motore per il buon funzionamento delle ciglia.
Quindi, oltre al lavaggio frequente delle mani, potrebbe essere importante lavare frequentemente le cavità nasali ed il cavo orale per rimuovere virus o batteri dalle cavità del seno impedendogli di ottenere un forte punto d’appoggio per migrare nei polmoni.
Jala neti, la pulizia nasale con acqua tiepida
Jala neti, la pulizia nasale con acqua tiepida salata è una delle più semplici e antiche tecniche di purificazione della tradizione yogica: gli Shatkarma,
Jala Neti è un lavaggio nasale fatto con una soluzione di acqua tiepida leggermente salata. Jala Neti è un metodo per pulire il passaggio nasale che va daIle narici alla gola.
Per eseguire questo Shatkarma, bisogna avere la lota o neti pot, versate all’interno dell’acqua tiepida e aggiungete un po’ di sale da cucina.
Posizionatevi in prossimità di un lavello, inserite il cono delneti pot in una narice con il busto un poco flesso in avanti, incliniamo la testa in modo da permettere all’acqua di fluire ed uscire dall’altra narice, senza scorrere lungo il viso. A metà lota invertiamo narice.
La respirazione avviene con la bocca per tutta la durata dello shatkriya, al termine del quale soffiamo delicatamente il naso per non incidere eccessivamente sui timpani.
Respirare con il naso deve diventare una sana abitudine